Era nato il 15 Aprile 1852 a Ojes, piccola frazione del comune di Badia, in Val Badia, nel Sud Tirolo, che allora era parte del grande impero austro-ungarico. La frazione è situata a 1500 metri sul livello del mare, fa parte della parrocchia di San Leonardo, ed e sovrastata dal massiccio Sasso della Croce. Giuseppe era il quarto figlio di Giovanmattia e di Anna Maria Algrang, e nel registro dei Battesimi il suo cognome era scritto Frainadamez. Sarebbe in seguito diventato Freinademetz alla maniera tedesca. La sua lingua materna era il ladino, ancora oggi parlato in poche valli della provincia di Bolzano, Trento e Belluno. In quella lingua veniva chiamato Ujöp o Ojőp.
La sua era una famiglia povera di contadini, che vivevano coltivando la terra e allevando un po’ di bestie. Era però ricca di figli e di fede cristiana. Dei tredici nati, quattro erano morti in tenera età e gli altri erano stati abituati fin da piccoli a lavorare in campagna o nella stalla. Le bambine aiutavano la madre anche nei lavori domestici. In quella casa si pregava molto attorno ad un altarino domestico col quadro della Madonna. E spesso l’intera famiglia andava in pellegrinaggio al santuario di Santa Croce, situato a circa 2000 metri di altezza proprio sotto il Sasso della Croce. La venerazione della croce di Cristo sarebbe diventata un caposaldo della spiritualità di Giuseppe fin dalla sua infanzia.
All’età di sei anni il piccolo Ujőp è ammesso alla scuola elementare dove si insegnava in italiano. La frequenta per quattro anni. Poi è mandato ad imparare il mestiere di tessitore dal signor Francesco Thaler nella vicina frazione di Sottrù. Il buon uomo però si accorse ben presto che il suo allievo aveva il desiderio di farsi prete e lo sostenne anche finanziariamente nel suo proposito. Tra di loro si stabilì un rapporto filiale che sarebbe durato tutta la vita. Giuseppe l’avrebbe un giorno chiamato il suo più grande benefattore.
All’età di 10 anni Giuseppe Freinademetz si stabilì nella cittadina di Bressanone, dove imparò bene il tedesco e venne poi ammesso al Ginnasio Imperiale. Viveva però nel collegio vescovile Cassianeum, che fungeva da seminario minore. Ora era chiamato Josef. Era uno studente pio e diligente, che eccelleva soprattutto nello studio delle lingue. Nel 1872 entrò nel Seminario Maggiore, la cui cappella centrale era ed è dedicata alla croce di Cristo. Venne ordinato presbitero il 25 luglio 1875 e assegnato alla parrocchia di san Martino di Badia, non lontano dal suo paese natio. Don Giuseppe aveva poco più di 23 anni.