Via Crucis a Oies
San Giuseppe Freinademetz
"Questa Via Crucis preparata dall’Ufficio Diocesano per la pastorale Giovanile della Diocesi di Bolzano-Bressanone è stata tenuta alla presenza di centinaia di pellegrini provenienti da tutta la diocesi a chiusura del mese straordinario missionario voluto da Papa Francesco per l’anno 2019. Alla Via Crucis era presente anche il Vescovo diocesano Mons. Ivo Muser. Ad ogni stazione della Via Crucis era piantato un cartello con un verbo/parola da impegnarsi a farla diventare propria nel cammino della vita di ogni giorno. Le foto che accompagneranno la Via Crucis sono state scattate il giorno stesso."
Apertura
La via Crucis ci porta alla casa natale del santo Giuseppe (Ujöp) Freinademetz. Meditiamo come Gesù ha percorso questa via e come il suo servo fedele, san Giuseppe ha seguito le sue orme.
Ai catechisti che aveva formato a Tsining nel 1893/94 era solito ripetere che “c’è una strada che devono percorrere tutti quelli che desiderano diventare santi. Intendo dire la meditazione dell’amara passione e morte di nostro Signore Gesù”.
E questo non per esaltare il dolore o per ripiegarci su di esso, ma per imparare da Gesù a scorgere come attraversarlo con fede e speranza.
Iniziamo e camminiamo …
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A Amen.
Con Gesù ci incamminiamo su questa via
"T. Con Gesù ci incamminiamo su questa via."
1- Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#uscire
"Gesù si trova ad affrontare il momento più difficile della sua esistenza terrena. Lo sa e ne è consapevole. Soffre, piange e prega. Gesù non scappa di fronte alla sofferenza, né si lascia fermare da essa. Gesù esce. Affronta questo faticoso tratto di strada affidandosi al Padre. “Non la mia volontà – dice - ma la tua volontà si compia."
Giuseppe Freinademetz si è sempre interrogato su quale sia la volontà di Dio: “Cosa attende il Signore da me?”. “In cielo e n terra – scrive – non c’è niente di meglio della volontà di Dio”. Come ha fatto Gesù, Freinademetz esce, consapevole che incontrerà difficoltà e sofferenze, ma certo e sicuro che Dio Padre vuole sempre e solo il bene dei propri figli.
"T. Donaci, Signore, la forza di affrontare anche i momenti difficili della nostra vita. Aiutaci ad #uscire, perché si compia la tua volontà."
2 - Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#prendere
È dura quando ci vediamo piombare addosso una sofferenza, una malattia o una disgrazia e sappiamo che non possiamo evitarla. Due le scelte che abbiamo di fronte: lasciarci schiacciare dal peso della croce o, come ha fatto Gesù, prendere la croce affidandoci a Dio, che vuole sempre il nostro bene e che ci è accanto anche nella sofferenza.
"Quando Freinademetz avvertì i sintomi del tifo, comprese che quella malattia lo avrebbe portato alla morte. Freinademetz non subisce il male, l’accetta, lo prende su di sé come Gesù ha fatto con la croce. “Sia fatta la volontà dell’Altissimo, onnipotente Dio”, scrive nella sua ultima lettera."
"T. Aiutaci, Signore, a #prendere la nostra croce, nella certezza che tu ci sei sempre accanto e non ci lasci mai soli."
3 - Gesù cade per la prima volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. A Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#rialzarsi
Quante volte siamo caduti a terra, come Gesù, sotto il peso delle nostre sofferenze? Quante volte siamo stati presi dallo scoraggiamento e abbiamo avuto la tentazione di mollare tutto? Gesù ci insegna che non importa se cadiamo, l’importante è sapersi rialzare.
Arrivato in Cina, Freinademetz sperimenta subito amarezza e delusione. Si sente come tradito: i cinesi lo rifiutano e lo mandano al diavolo. “Il missionario – scrive – è odiato da molti, sopportato da pochi, amato da nessuno”. Non si lascia però vincere dalla tristezza. Si rialza e cerca una nuova via per continuare la sua missione.
"T. Aiutaci, Signore, nei momenti di difficoltà a ricordare che non importa se cadiamo, l’importante è sapere #rialzarsi."
4 - Gesù incontra la Madre
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#condividere
Vedere il proprio figlio soffrire e non poterlo aiutare è la prova più dura per una madre. Il dolore di Maria non è meno intense di quello di Gesù. Maria sperimenta tutta la sua impotenza e sceglie di stare accanto al Figlio. Sceglie di condividere il suo dolore.
Quando seppe che sua madre era morta, s. Freinademetz decise di condividere il suo dolore con la sua piccola comunità cristiana. Fece stampare un’immaginetta ricordo in cinese, perché i suoi cristiani potevano ricordarsi di lei e pregare per lei.
"T. Signore, aiutaci a scoprire #condividere il dolore con gli altri e portarlo insieme, senza rifiutarlo, è vero amore."
5 - Gesù è aiutato da Simone di Cirene a portare la croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#aiutare
La vita e le difficoltà degli altri ci interpellano. Anche noi, siamo chiamati ad aiutare chi si trova in difficoltà aiutandolo a portare la sua croce, come ha fatto Simone di Cirene con Gesù.
S. Freinademetz ha condiviso gioie e dolori con i suoi cinesi. Si è sentito coinvolto dalle loro difficoltà, ma ha saputo anche riconoscere i suoi limiti. Quando sentiva che la fatica si faceva più pesante, chiedeva a parenti e amici di aiutarlo pregando per lui.
"T. Signore, aiutaci a ricordare che siamo sempre chiamati a #aiutare l’altro, a tendere senza riserve la nostra mano a chi è in difficoltà."
6 - Veronica asciuga il volto di Gesù
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#asciugare
Veronica è una donna sconosciuta. È lì, lungo la strada, forse per caso. Nel vedere Gesù prova una grande pietà e decide di fare qualcosa per alleviare la sua sofferenza. Asciuga il volto di Gesù, lo pulisce dal sangue e dalla polvere, restituendogli così la sua dignità.
S. Freinademetz è sempre stato disponibile per aiutare gli altri dove e come poteva. Anche con piccoli gesti di tenerezza. “Il linguaggio dell’amore – scriveva – è l’unica lingua che tutti comprendono”.
"T. Signore, aiutaci ad #asciugare il volto di chi soffre e fa’ che nelle nostre giornate non manchino mai gesti di tenerezza che capaci di ridare dignità a chi è offeso e maltrattato."
7 - Gesù cade per la seconda volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
"T. Perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."
#sopportare
Nonostante l’aiuto di Simone di Cirene, Gesù cade a terra una seconda volta. Le sue forze stanno venendo meno. Ma non si lascia schiacciare dalla croce. Si rialza e prosegue, con fatica, il suo cammino.
“Se vogliamo prestare fede a quello che tutti i santi insegnano e Dio stesso dice – scrive s. Freinademetz – allora niente di questo mondo si rivela così valido e prezioso come sopportare con pazienza il dolore e portare la croce in completo abbandono alla volontà di Dio”.
"T. Aiutaci, Signore, a rialzarci quando cadiamo sotto il peso delle nostre fatiche, e insegnaci a #sopportare con pazienza la sofferenza e il dolore."